di Ludovica “Almanacca”

Salve, mi chiamo Ludovica, ma mi faccio chiamare Almanacca (è uno pseudonimo).

Sono un DSA composto con disprassia, ho tredici anni e sto combattendo questa battaglia da sempre.

Mia madre ha sempre saputo che c’era qualcosa che non andava; infatti, a differenza di mia sorella maggiore, ho imparato a camminare a tre anni e a parlare a cinque. Inizialmente si pensava fosse una sorta di chiusura visto le violenze in casa che vivevo in quel periodo, poi è arrivata l’ipotesi dell’autismo, e solo dopo numerosissime visite di medici che a tentoni cercavano di capirci qualcosa mi hanno diagnosticata. E comunque non finì lì, ma proprio per niente.

Non riuscii a leggere e scrivere fino alla terza elementare (otto anni) e tutt’oggi non so scrivere in corsivo, per fortuna mia madre ha sempre fatto corsi e si è informata altrimenti probabilmente non ci sarei mai riuscita.

In prima media, per opera di qualche benedizione divina probabilmente e tanto ma tanto esercizio, riuscii ad allacciarmi per la prima volta le scarpe.

Per me fu un traguardo immenso, ricordo che mia madre e mia sorella mi abbracciarono così forte che a momenti mi stritolavano, ricordo il sorriso sui loro volti, e l’orgoglio che provavo…perché mi avevano detto così tante volte “non ce la farai” “non puoi” “non ci riesci” “arrenditi”, e invece ero lì con un le mie Nike allacciate più motivata che mai.

Gli sport hanno sempre significato problemi nella mia vita, visto che l’equilibrio e la coordinazione non sono propio il mio forte, l’unico in cui riuscivo bene era il nuoto, anche se mi ci impiccio un po’ lo adoro.

Nonostante tutto ad oggi ho pubblicato un romanzo “Angelo da Battaglia” (ne sto scrivendo altri due) e ho ottimo voti a scuola, sto ancora imparando ad andare in bicicletta, ma faccio progressi.

Grazie per l’attenzione, vi auguro buona giornata.